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ESTRATTO CONVENZIONE INTERNAZIONALE DI MONACO MARZO 1934 SULL’ALLEVAMENTO E RIPRODUZIONE DI CANI DI RAZZA
Tavola VII
ESTRATTO CONVENZIONE INTERNAZIONALE
DI MONACO MARZO 1934
SULL’ALLEVAMENTO E RIPRODUZIONE DI CANI DI RAZZA
Art. 1
– La cagna viaggia a rischio e pericolo del suo proprietario.
Il proprietario dello stallone deve alla cagna, durante tutto il tempo nel
quale essa è affidata alla sua custodia, tutte le cure che un allevatore
coscienzioso dà ai propri cani.
Art. 2
– Le spese di trasporto, sia nell’andata che nel ritorno, sono a
carico del proprietario della cagna.
Art. 3
– Lo stesso è per le spese straordinarie che il proprietario dello
stallone fosse costretto ad anticipare nell’interesse della cagna; spese
di malattia, di soggiorno anormale dopo la monta, o la cessazione del
calore, spese di imballaggio, ecc.
Art. 4
– Senza accordo formale col proprietario della cagna, non può
essere sostituito un altro stallone a quello che è stato convenuto.
Art. 5
– In caso di monta fortuita da parte di stallone diverso da quello
convenuto, sia prima che dopo la monta dello stallone convenuto, il
proprietario dello stallone ha tutti gli obblighi abituali e non ha nessun
diritto.
Non è tenuto ad altre obbligazioni speciali dal fatto della monta fortuita
che al rimborso del prezzo della monta e delle spese di viaggio della
cagna.
Tuttavia se la monta fortuita ha avuto luogo prima di quella dello stallo-
ne convenuto, una monta da parte di quest’ultimo stallone (monta
appoggiata), può essere fatta con l’autorizzazione formale del proprie-
tario della cagna; in questo caso i diritti ed i doveri reciproci delle parti
sono quelli abituali.
La seconda monta sarà ritardata, in quanto possa aver luogo e nei limi-
ti del possibile, di diversi giorni.
Art. 6
– Quando la cagna sia stata coperta da stalloni differenti, il certi-
ficato di monta menzionerà i diversi stalloni e le date delle loro monte.
Art. 7
– Non si da luogo a ripetizione della monta se non a seguito di
convenzione formale.
Art. 8
– In caso di decesso della cagna presso il proprietario dello stal-
lone, questi farà fare a sue spese la constatazione del decesso, possi-
bilmente da un veterinario.
Ne avvertirà telegraficamente il proprietario della cagna per chiedere se
questi desidera, a proprie spese, l’autopsia della cagna.
Art. 9
– Quando come prezzo della monta è stabilita la corresponsione
di una somma in contanti, il proprietario dello stallone non deve rila-
sciare il certificato di monta che allorquando ne ha ricevuto il prezzo.
Art. 10
– Se il proprietario dello stallone consente alla monta di questi
senza averne ricevuto preventivamente il prezzo, egli ha facoltà di resti-
tuire la cagna contro assegno del prezzo della monta, delle spese di tra-
sporto e delle spese straordinarie eventuali, di cui all’Art. 3.
Art. 11
– Quando per una ragione qualsiasi diversa dalla monta fortuita,
la cagna non ha potuto essere coperta dallo stallone convenuto, il pro-
prietario di questo non ha diritto, eventualmente, che alle spese di tra-
sporto ed a quelle straordinarie di cui all’Art. 3.
Art. 12
– Se la cagna coperta resta vuota, il proprietario dello stallone
conserva i suoi diritti e l’ammontare della somma convenuta.
Art. 13
– Tuttavia, il proprietario della cagna e il suo avente diritto, può
ottenere, per la stessa cagna, la monta dello stesso stallone al primo o
al secondo calore susseguente, a sua scelta, senza dover pagare una
nuova volta il prezzo convenuto.
Se la nuova monta resta inoperante, il diritto non si rinnova più.
Questo diritto cessa anche per la morte della cagna o la incapacità dello
stallone.
Art. 14
– Se nell’intervallo il proprietario dello stallone cede questo, deve
imporre al cessionario le obbligazioni risultanti dal paragrafo preceden-
te.
Il cedente non è garante dell’osservanza di questa obbligazione da
parte del cessionario. Egli è solamente tenuto a dimostrare che ha
imposto la clausola.
Se ha trascurato di imporre la clausola o il cessionario non consente a
sopportarla gratuitamente, il cedente è tenuto al rimborso del prezzo
percepito per la monta.
Art. 15
– In caso di vendita dello stallone o di cambiamento di residen-
za causante, per la nuova monta, un trasferimento in altro Stato o ad
una distanza superiore di cento chilometri a quella che esisteva tra la
residenza dei due proprietari al momento della prima monta, il proprie-
tario della cagna può, se lo preferisce, rinunciando al rinnovamento
della monta, ottenere, dal proprietario che ha ricevuto il prezzo, il rim-
borso di metà della somma versata per la monta rimasta inoperante.
Art. 16
– Quando le condizioni di retribuzione della monta non sono state
determinate o questa è stata accordata con la scelta di un cucciolo, il
proprietario dello stallone ha diritto di esercitare per primo la scelta di un
sol cucciolo dell’intera cucciolata fra il 42° e il 49° giorno dalla nascita.
Può anche esercitarlo prima. In caso di accordo col proprietario della fat-
trice, egli può prolungare questa mora fino al 60° giorno al massimo.
Art. 17
– Se la cagna è morta prima del parto o se essa è rimasta vuota
o se i cuccioli sono morti al momento della scelta, i proprietari perdono
tutti i loro diritti reciproci.
Art. 18
– Nei cinque giorni dalla nascita, il proprietario della fattrice deve
far conoscere al proprietario dello stallone il numero, il sesso e, quando
la razza lo permetta, il colore dei cuccioli nati, ed eventualmente i deces-
si avvenuti o sopravvenuti in questo spazio di tempo. Il proprietario dello
stallone deve, alla ricezione di questo avviso, inviare il certificato di
monta.
Art. 19
– Se non è nato che un solo cucciolo, o se un solo cucciolo è vivo
al momento della scelta, esso appartiene al proprietario dello stallone.
Tuttavia il proprietario della fattrice avrà la facoltà di conservare il pro-
dotto nato o rimasto solo pagando il prezzo preteso abitualmente per la
monta dello stallone adoperato. Se questo prezzo non è conosciuto,
esso sarà stabilito da un arbitro.
Art. 20
– Il proprietario della fattrice deve dare alla cucciolata tutte le cure
di un allevatore coscienzioso.
Quando lo standard della razza prevede l’accorciamento della coda,
questa operazione deve essere fatta a tutta la cucciolata, conforme-
mente alle regole dell’arte e nel tempo necessario perché la piaga sia
interamente cicatrizzata prima del 42° giorno.
Lo stesso è per l’asportazione degli speroni agli arti posteriori o anterio-
ri, quando questa è stata convenuta.
Art. 21
– Il proprietario dello stallone non deve sopportare alcuna spesa
per i suddetti motivi né per l’allevamento fino al 49° giorno.
Art. 22
– Se, malgrado un avviso a mezzo raccomandata inviato dopo il
48° giorno, il proprietario dello stallone non ha esercitato la sua scelta
prima del 56° giorno, il proprietario della fattrice può far esercitare que-
sta scelta da un medico veterinario, o da una persona competente, a
spese del proprietario dello stallone.
Il cucciolo così scelto può essere spedito contro il rimborso delle spese
di veterinario, di imballo, di trasporto e delle spese di allevamento a par-
tire dal 49° giorno.
Art. 23
– Nei Paesi nei quali l’iscrizione nel Libro delle Origini si fa per cuc-
ciolate, il proprietario della cagna deve procedere all’iscrizione dell’intera
cucciolata, a sue spese nei termini di tempo prescritti, e rilasciare gratui-
tamente il pedigree del cucciolo scelto dal proprietario dello stallone.
Art. 24
– Negli altri Paesi, e se la cucciolata non è iscrivibile al Libro delle
Origini, il proprietario della fattrice rilascerà, per il cucciolo scelto, un pedi-
gree il più completo possibile, risalente fino ai bisavoli.
Se in seguito lo stallone e la fattrice si trovano nelle condizioni volute per
avere accesso al Libro delle Origini, e se la loro iscrizione ha per conse-
guenza di rendere possibile l’accesso dei cuccioli al Libro delle Origini, il
proprietario dello stallone o della fattrice ha l’obbligo di compiere le for-
malità necessarie all’iscrizione dello stallone o della fattrice in quanto il
proprietario del cucciolo scelto gliene faccia domanda.
Art. 25
– Se la cagna è ceduta prima del parto o se la cucciolata è cedu-
ta prima della data fissata per la scelta, il cedente deve imporre al ces-
sionario le condizioni che precedono.
Il cedente non è garante dell’osservanza di queste obbligazioni da parte
del cessionario. Esso è solamente tenuto a giustificare che egli ha impo-
sto questa obbligazione al cessionario.
Art. 26
– Se il cedente ha trascurato di imporre questa obbligazione e se,
per questa ragione, il cessionario non permette di esercitare la scelta gra-
tuitamente, il proprietario dello stallone ha diritto, in compenso, al doppio
del prezzo normale della monta di uno stallone di rinomanza equivalente
al suo. In caso di contestazione sul prezzo, questo sarà fissato da un arbi-
tro.
Art. 27
– Il proprietario dello stallone può, se lo preferisce, esigere il prez-
zo normale semplice, fissato eventualmente da un arbitro, se, per causa
del proprietario della fattrice (cessione, cambiamento di residenza, ecc.)
egli si trova obbligato ad esercitare la scelta in un altro Stato o ad una
distanza superiore di cento chilometri a quella che esisteva tra le resi-
denze dei due proprietari al momento della monta.
Art. 28
– Quando una monta viene concessa mediante il compenso
cumulativo del pagamento di un prezzo e della scelta di un cucciolo, il
proprietario dello stallone, salvo stipulazione contraria, ha diritto di eser-
citare la seconda scelta.
In questo caso le regole sopra stabilite devono essere osservate da una
parte quanto al pagamento, dall’altra quanto al prelievo, tenendo conto
delle osservazioni seguenti: il certificato di monta non viene rilasciato se
non dopo aver ricevuto il pagamento del prezzo e l’avviso della nascita
della cucciolata.
Se la cagna è morta prima del parto, o se tutti i cuccioli sono morti al
momento della scelta, o se la cagna coperta resta vuota o se non nasce
o sopravvive che un unico cucciolo, il proprietario dello stallone conser-
va unicamente e definitivamente i propri diritti alla somma in contanti,
senza rinnovazione di monta.
Art. 29
– Le regole stabilite nei precedenti paragrafi non hanno applica-
zione nel caso di monte fortuite, fatte senza accordo dei proprietari o a
loro insaputa.
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esperienze di uno “speciale border collie”
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Ciao Lauro
Volevo aggiornarti sulla situazione, quest’anno non è stato dei migliori per l’estivo, e per i miei molti impegni non ho potuto fare molte uscite.
I miei border collie sono cambiati, la femmina è diventata una vera killer dei tartufi, caccia a naso alto tipo i pointer e appena fiuta una scia cambia e diventa una lagotta minuziosa, era già molto brava ma ora è fenomenale.
Il maschio è sempre alterno un po si impegna un po vagabonda, ma si è legato molto a me e raramente si allontana, inoltre la sua presenza fa diventare più sicura la femmina che di carattere tende ad essere un po paurosa.
Il maschio quando si impegna ha un fiuto eccezionale e trova tartufi impossibili, anche su pasture molto battute lui riesce a scovare qualche tartufo.
Inoltre ho capito come attivare la loro ossessione per la ricerca, quando si attivano è uno spettacolo e il bosco tutto ad un tratto è un fiorire di tartufi, pero per farli attivare dobbiamo essere in tre, io devo cacciare con loro, devono sentire la mia presenza e determinazione e diventiamo una squadra molto coesa e compatta nella ricerca, è in questi frangenti il primo che accusa la stanchezza sono io, non faccio in tempo a chiudere una buca che loro gia ne hanno scavate altre 4 o 5.
Ora ho cominciato a capire questa razza straordinaria, a loro non interessano i tartufi, loro vogliono fare qualcosa per il padrone e con il padrone, se il padrone si impegna e si diverte a scavare tartufi loro ci mettono l’anima per contribuire, se sanno che una cosa ti fa piacere la cercano e sono anche bravi, ma se vuoi scatenare la loro frenesia devono sentirti partecipe e presente.
Per il maschio nonostante i suoi lunatismi sono fiducioso che in futuro migliorerà, è una razza che per loro natura matura tardi e ci vorrà molto impegno e pazienza.
Sono cani dall’energia inesauribile e oramai non ho bisogno nemmeno di dare comandi vocali, leggono le mie espressioni e sono molto attenti a cosa faccio o cosa cerco, come anche al mio umore.
Sto pensando di iscrivere la femmina a qualche gara di ricerca sul ring.
Ma per quanto sia una razza intelligente e affettuosa bisogna conoscerla bene prima di prenderli, hanno anche i loro difetti, questo lo riporto per eventuali interessati alla razza, prima di prendere un border collie bisogna valutare bene cosa ci si aspetta da lui e cosa si è disporti a fare.
Se lo fermate nello scavo assolutamente non dovete allontanarlo in modo brusco, la prenderebbe come una punizione, fermatelo in modo gentile e fatelo rimanere vicino a voi mentre scavate, appena preso il tartufo festeggiate con lui del ritrovamento e fategli i complimenti, in questo modo il messaggio che gli mandate è: il tartufo lo abbiamo trovato insieme e anche se è del branco lui ha contribuito molto e viene premiato con coccole e premi, cosi facendo partirà a razzo per trovarne un’altro.
Non è una razza adatta a chi usa i cani in batteria, tipo 2 la mattina e 2 il pomeriggio, tendono ad essere gelosi e sentendosi esclusi potrebbero non impegnarsi affatto, anzi per dispetto potrebbero ignorarvi, come non sono adatti ai cercatori statici (quelli che si fermano al centro e aspettano i cani che riportano), non sono adatti alla compravendita, loro amano un solo padrone e solo con questi creano quel feeling per essere cani straordinari, nel cambio potrebbero regredire molto e disinteressarsi della ricerca, in questo caso ci vorrebbe molto tempo e pazienza per ricostruire e non è detto che avverrà.
Con il padrone pretendono un rapporto esclusivo e solo se si sentono apprezzati e se vi rispettano sono disporti a tutto per voi.
Sono cani molto sensibili che non tollerano le violenze e le botte, anche un tono molto alto e forte potrebbe destabilizzarli, quando sbagliano lo capiscono subito dalla vostra espressione e punirli o esagerare potrebbe renderli insicuri e paurosi.
Non sono adatti alle uscite con amici ed altri cani, tendono a distrarsi e se vedono che voi vi interessate a un altro cane si indispettiscono.
Nel bosco non vanno mai richiamati senza sapere cosa stanno facendo, se sono nella fase di ricerca richiamandolo gli comunicate che il padrone non vuole che continuano a cercare, prima di chiamarli dovrete essere sicuri che in qual momento non stiano cercando tartufi, se non sono a vista aspettate.
Tendono a ripetere gli errori, se gli date un comando sbagliato e poi vi mettete a ridere , loro lo intenderanno come qualcosa che vi diverte e tenderanno a ripeterlo.
Se vi vedono interessati agli uccelli o alle farfalle abbandoneranno la ricerca dei tartufi per catturavi gli uccelli o le farfalle.
Sono cani molto fedeli e volenterosi, ma queste qualità dovrete guadagnarvele, se vi vedono collerico , violento e lunatico, si chiuderanno in se stessi o cominceranno a non rispondere ai comandi.
Un border collie non abbandona mai il padrone e non si allontana mai di molto, anche ne bosco più fitto sa sempre dove siete e cosa state facendo, se lo chiamate lascia tutto e corre da voi, se tende ad allontanasi o non risponde ai vostri comandi è perchè avete sbagliato qualcosa e non vi rispetta come capobranco, ma, se si allontana molto e quando torna lo punite allora avrete perso del tutto la sua fiducia e difficilmente riuscirete ad avere un buon cane.
Ricordate che sono cani molto sensibili e intelligenti, se trattati male o non capiti possono usare la loro intelligenza per farsi i fatti loro e non assecondarvi, un border collie non ama un padrone che teme, al limite lo asseconda al minimo solo per il quieto vivere, solo per un padrone che stima e rispetta e di cui si fida ciecamente è disposto a dare l’anima.
Grazie Lauro sia per i consigli che per i tuoi articoli sul sito mi hanno aiutato molto a creare un magnifico rapporto con loro e non solo per la ricerca dei tartufi.
Pubblicato in NEWS:le vostre lettere
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LA PRINCIPESSA “BETT”
E’ NATA UN STELLA E SI CHIAMA “BETT DI CAPOLONA” SI la mia BETT!!!!!
unica femmina della cucciolata, già da piccola mostra un bel fisico e un caratterino non male
, lascio che la natura faccia il suo corso aspettando i fatidici due mesi , iniziamo i primi giochini vedo che il feeling fin da subito è altissimo
quindi perche aspettare ancora mettiamoci al lavoro
, associazione e via inizia l’avventura
tra colline di roverelle e pinete sconfinate , le movenze sono gioiose e concentrate la coda si muove veloce ma fluida cerco di non perdere neanche un secondo di quel senso di appagamento e felicità che ti da un cane che lavora con te in perfetta simbiosi ,
purtroppo il tempo vola è gia ora di tornare , stanchi ma felici ci incamminiamo, ogni tanto ci guardiamo e sorridiamo si perche l’avventura da sogno ricomincia domani.
per alcuni mesi è andata avanti cosi ma ora è giunto il momento di separarmi di nuovo da un mio cane con la morte nel cuore la vedo andar via da me poi penso che va dove la porta il cuore cioè promessa sposa del suo principe azzuro GUSS, SIIIIIII IL MIO GUSS e allora vai ,vai sono sereno, buona vita a voi amori miei , per sempre ,lauro.
Pubblicato in le mie avventure, NEWS:le vostre lettere
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le avventure di lacky
vi faccio partecipi delle avventure di stefano & lacky
branco mugellino che è nella strada giusta per togliersi molte soddisfazioni in questo mondo profumato , pieno di sogni e di avventure, come un cavaliere errante che insieme al suo fido scudiero va a caccia di antichi tesori sfidando draghi o mulini a vento , in bocca al lupo miei prodi………………
———————————————————————————————-
stefano scrive:
Buongiorno Lauro,
sono Stefano di Borgo San Lorenzo (Mugello) sono venuto da te anno scorso a novembre per alcuni consigli sull’addestramento del cane da tartufo.
Ho un lagotto maschio di due anni e 2 mesi.
Anno scorso sono venuto da te perchè non riuscivo a far concentrare il cane sul tartufo e soprattutto era attratto incredibilmente dai selvatici di qualsiasi specie.
Grazie ai tuoi consigli questo anno 2015 (il mio primo anno di tartufo) non è andato malaccio:
mi sono divertito a bianchetto, anche se l’annata era molto scarsa, sono riuscito addirittura a trovare una tartufaia nuova di scorzone ed ho trovato perfino 16 palline di bianco. Mi rendo conto che per il momento ancora più che “cercare” il tartufo lo “trova” (me la spiegasti te questa sottile differenza) ma per due neofiti come me e Lucky essere arrivati a questi risultati con le sole nostre forze, senza nessun tipo di esperienza e soprattutto senza l’aiuto di nessuno lo ritengo già un risultato soddisfacente!!!
Devo essere sincero, non so per quale motivo, ma oggi il mio Lucky ha smesso completamente di interessarsi agli animali selvatici, anzi proprio ieri eravamo nel bosco e ci è passato vicino un capriolo, io l’ho visto benissimo mentre Lucky non si è neanche girato a guardarlo….
Adesso ho un altro tipo di problema, al quale non so proprio dove sbattere la testa.
Ti premetto che prima di scrivere a te ho sentito altre persone ed addestratori della zona i quali mi hanno proposto soluzioni che non ti sto neanche a dire perché non ho minimamente preso in considerazione. Parlando con te e leggendo sul sito credo di aver capito qual è la tua concezione di rapporto uomo – cane ed è esattamente la stessa che spero di raggiungere un giorno io con Lucky.
Ma veniamo al sodo: quando sono nel bosco e nella stessa zona c’è un altro tartufaio con il suo cane (anche a 200/300 metri di distanza) Lucky parte come un fulmine e va a giocare con l’altro cane, non c’è niente da fare mi posso sgolare ma lui è sordo ai miei richiami, il bello è che una volta raggiunto l’altro cane rimane con lui e non torna da me… questo nuovo problema mi crea non poco imbarazzo e mi porta a cercare sempre posti ed orari impensabili per andare a tartufo pur di non incontrare nessuno, mi dispiace perché sono sicuro di perdermi quella tranquillità che è fondamentale per godersi a pieno il bosco.
Quando invece siamo solo noi due è un canino perfetto, naso sempre in terra e gira sempre in torno a me, se si allontana troppo basta un fischio per farlo riavvicinare.
Mi immagino sia un problema di collegamento con il conduttore ma non so proprio che fare, sono disposto a tutto pur di risolvere questo problema…
Aiuto Lauro!!!
Buon anno
Stefano
———————————————————————————————
risposta:
CIAO STEFANO
mi immagino i consigli e hai capito bene non ne voglio neanche parlare, ti faccio comunque i complimenti per il livello raggiunto dovuto sicuramente ad una buona sintonia con il tuo lacky
da come spieghi non credo ci siano problemi ne di collegamento che di ubbidienza credo invece che sia solo un problema di socializzazione , le cose che fa ti dovrebbero far riflettere se lui scarica le tensioni sufficientemente e se conosce il mondo che lo circonda praticamente secondo me dovresti farlo interagire con altri cani a casa al parco o da cani di amici inoltre dovrebbe passeggiare dove ci sono macchine ,persone , confusione ,rumori ecc. all’inizio sarà un dramma ma poi abituandosi a queste cose vedrai che la curiosità (innata nel lagotto) piano piano diminuirà sensibilmente non scomparirà ricordalo, questo è il mio pensiero cosi su due piedi con quello che ho letto cose specifiche come ti ho detto posso dirle solo se vedo te e il cane.
buon anno anche a te e buon divertimento,lauro.
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la cerca indipendente
questo è il mio pensiero come risposta alle tante domande ” come mai il mio cane non cerca , non si concentra, fa i cavoli suoi, ecc…ec… , mi sono deciso a pubblicare questa lettera perche da come leggerete questo povero cane viene condotto legato alla ricerca altrimenti se ne và , preso come un difetto mentre il cane non c’entra proprio nulla.
Il 11/08/2015 12:48, daniloxxxxxx ha scritto:
Salve lauro,
Innanzitutto complimenti per il sito. Davvero utile. Io sono un ragazzo che da circa un anno va a tartufi in xxxxx con un incrocio lagotto/breton. Ho un problema, quando esco in tartufaie, con il cane legato riesco a fare anche 3/4 etti di tartufo( non è molto ma inizialmente mi basta), mentre se lo sciolgo corre come un pazzo per tutto il tempo, allontanandosi anche per 10 minuti senza obbedire al richiamo e non cava i tartufi ( solamente 2/3 ). Il cane non sembra concentrato. Leggendo i tuoi post il problema potrebbe essere la ricerca, come posso invogliate il cane alla ricerca?Ringraziandoti per la disponibilità,
Buona giornata,
Danilo
————————-
risposta :
ciao danilo
la cerca indipendente viene da lontano cioè il cane non la fa se non ha delle basi specifiche , come avrai letto nel sito un cane da tartufo va addestrato poiche è cacciatore noi dobbiamo insegnare il tartufo che per lui è una cosa contro natura , è per questo che a lui deve piacere e divertirsi, sempre secondo la mia opinione quando il cane ha associato l’odore del tartufo il suo lo ha fatto e quindi tutto il resto dipende da noi cioè dobbiamo insegnarlo ma soprattutto le cose giuste con il metodo giusto che per ogni cane è diverso , il mio metodo consiste in tre fasi, collegamento e socializzazione -(fa in modo che il cane stia con te con la testa non su ordine , socializzare vuol dire togliere piu curiosità possibili ) ubbidienza – (vuol dire che il cane ti deve rispettatre come capobranco e nel caso ci sia bisogno o pericolo- deve lasciare tutto e venire da te)educazione al tartufo vuol dire (il comportamento del cane nella cerca che per ogni tipo di tartufo è diversa, escavazione e nel caso riporto,) nel tuo caso mancano i primi due livelli quindi non può fare diversamente dal mio ragionamento dovresti capire che il tuo cane non ha difetti lui fa semplicemente il cane, cosa diversa dal cane da tartufo.ciao lauro.
Pubblicato in NEWS:le vostre lettere
Commenti disabilitati su la cerca indipendente
come mai al bosco non scava?????…………..
Il 25/01/2015 18:06, franco xxxxxx ha scritto:
ciao Lauro. addestrando la mia lagottina che adesso ha 8 mesi vorrei capire se ho sbagliato qualcosa. ho iniziato l’addestramento nel mio giardino di casa abbastanza ampio con varie piante di frutta e noccioli, sino qui tutto bene la cucciola cerca e riporta (nella cerca e’ veloce come un treno) Quando l’ho portata in tartufaia ha cambiato totalmente, e’ lenta e sembra spaesata( alcuni tartufi li ha trovati, ma non con quella foga che cercava in giardino. Cosa posso fare per renderla un po’ più briosa nella cerca
FRANCO
——————–
ciao franco
a questa domanda avrò risposto mille volte , ti faccio un esempio e credimi il paragone calza eccome, tu nel tuo paese nel tuo lavoro hai imparato a muoverti nel miglior modo se uno ti guarda dice cavoli franco si muove bene bello sicuro di se ecc…, un giorno qualcuno ti prende e ti da una casa e il solito lavoro a new york , se la solita persona ti guarda dice cavoli franco è strano si muove meno brillante che a casa sua,
bene, questa persona come te dovrebbe capire che senza un minimo di ambientamento per capire come muoversi in un posto totalmente nuovo crea uno stato di timore che ti fa stare all’erta e quindi ti manca la disinvoltura con cui ti muovi in un ambiente che ormai conosci, se leggevi bene il mio sito io dico che secondo me quando il cane ha associato a casa l’odore il solito gioco va fatto nell’habitat dove poi dovrà lavorare e quindi facendolo diventare un posto familiare dove il cane si sentirà tranquillo ecc. , a casa solo collegamento e obbedienza cose fondamentali per un equilibrio del cane che servirà soprattutto a tartufi, spero di essermi spiegato bene, ciao, lauro.
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a tutto gaaaaassssssssss
“guss” piccolo lagotto maschio figlio della mia EBBY, ormai è con me da sette mesi sotto addestramento Abbiamo percorso da zero ai primi mesi in armonia dedicandoci al collegamento poi all ‘obbedienza Infine all’educazione al tartufo , mi ha dato molte soddisfazioni sia come apprendimento che sulla cerca e ritrovamento delle palline profumate , purtroppo si avvicina il momento della separazione ma so che va in buone mani che gli faranno fare esperienza per diventare un superlagotto.
GUSS si distingueva appena nato dalle sue sorelle già per la mole
I primi collegamenti e tante coccole
Primi esercizi
E da qui partono le nostre avventure
E vari bottini di scorzoni, uncinato e bianco
MI FACEVA PIACERE DI FARE UN PICCOLO OMAGGIO A GUSS ,ANCHE SE HO UN DVD PIENO DI AVVENTURE,
DA CONDIVIDERE CON VOI SPERANDO DI TRASMETTERE LA PASSIONE E IL RISPETTO PER I NOSTRI PELOSI
GRAZIE GUSS NON TI DIMENTICHERO’, LAURO.
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2 commenti
un brethon e la cerca indipendente
Salve, mi chamo Nicola e sono rimasto colpito dal vostro sito costruito con passione e saggezza. Volevo chiedervi come poter correggere il mio cane che ha due anni. Il problema è che quando sono nel bosco lui cerca solo lungo le stradine e se sente il tartufo lo prende, ma si impegna solo se sente che nella zona c’è altrimenti al comando cerca si pone svogliato ed a volte si corica a terra e non cerca più. Poi se mi sposto va alla cerva, ma si gira a guardarmi continuamente e si ferma e devo incitarlo. Da premettere che il cane il tartufo ne ha forato abbastanza e sa cosa deve o meglio dovrebbe fare. Come posso fare per aumentare la costanza alla carca?
Come posso far si che la sua cerca sia assidua e costante?
Grazie anticipatamente.
P.s. dimenticavo è un brethon maschio.
ciao nicola
purtroppo sei uno dei casi piu frequenti cioè il tuo cane è una razza estremamente intelligente e vivace quindi quando noi reprimiamo queste caratteristiche il cane si ferma facendoti capire che non sapendo cosa fare e per non farti arrabbiare come dire prima di sbagliare non prendo iniziative cosi nicola non mi sgrida o non mi stressa per meglio dire, il problema secondo me viene da lontano cioè quando noi insegniamo a trovare il tartufo abituiamo il cane agli ordini , comi dici tu “al comando cerca” il cane da tartufo non deve fare le cose a comando ma deve avere uno stile di vita che comprende (questo è il mio metodo di addestramento) collegamento-ubbidienza -educazione altartufo, tradotto ,il cane deve controllare te non viceversa , il cane deve essere rispettoso e ubbidiente verso il suo capobranco, il cane deve avere la cerca indipendente , quindi secondo me il tuo cane trova i tartufi come daltronde tutti i cani ma non lo cerca che è diverso è a questa che dobbiamo abituarlo e gratificarlo, prima di occultare per trovarlo.
detto questo devi solo creare in lui un interesse che segua il ritrovamento ,praticamente feste e premi a lui graditissimi anche se il premio piu grande (fosse collegato bene) è avere le tue attenzioni e gratificazioni io sono contrario ad usare il mangiare, il premio è simbolico non indispensabile , quindi lui cercherà per far si che si verifichi la festa gradita dopo il ritrovamento, non è facile adesso è grandicello ed ha gia uno stile di vita suo quindi diventa piu una correzione che un addestramento, spero di averti aiutato ma non vedendo il tuo comportamento e quello del cane non posso essere piu specifico , anche se a grandi linee cambiando atteggiamento dovresti migliorarlo molto, in bocca al tartufo, lauro.
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jack magnatum
la storia un jack russell di nome jack lo definirei il terribile che ha scovato i sui primi diamanti , leggete e riflettiamo se un cane per trovare i tartufi deve, non socializzare, non mangiare , essere isolato ecc.. secondo i vecchi metodi .
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Il 27/03/2014 13:39, xxxxxx ha scritto:
Salve Signor Lauro
Sono un ragazzo xxxxxxxx che una ventina di giorni fà la contattata al telefono per avere una boccettina di olio di tartufo nero estivo, per cercare di far capire al mio jack, di nome e di fatto, che trovare tartufi è un’arte nobile e bella.
Lui li conosce già, ne ha trovato sempre qualcuno durante le uscite dello scorso anno, e anche se secondo me sono pochi perchè la tartufaia la frequento solo io, sono bastati a farmi emozionare e ad aggravare questa sana malattia.
In questo posto potrei trovarli anche io, tanto è l’odore che c’è nel mese di giugno quando purtroppo muoiono visto il caldo torrido delle mie zone, sopratutto negli ultimi anni.
Vivo a xxxxxxxxx dove il tartufo non si conosce e solo qualcuno ne a sentito parlare in tv. Sono anche convinto fortemente che è meglio così, se li scoprono, la maggior parte dei miei conterranei più che il cane si farebbe il bob-cat, superando i campani che scendono da noi al bianchetto con i rastrelli.
Battute a parte, penso che il bracconaggio esista ovunque anche se qui giù è più sviluppato.
Sono un educatore interprete ambientale, guardia ecozoofila,guida escursionistica e conosco uno ad uno i miei polli.
Ho un amico che però vive xxxxxx e quindi usciamo tre quattro volte a stagione, lui a una lagotta brava e ordinata che arriverà per le vacanze di pasqua e che aspetto con gioa.
Per il resto faccio da solo, non trovo nessuno adatto per cercare di trasmettergli questi profumi, e quando il mio jack mi segnala la pallina, lui solo li segnala mentre le testuggini e i ricci li morde, io oltre al grido di gioia ( a tartufi non si grida ) mi guardo intorno per vedere se c’è qualcuno a cui far vedere il trofeo, ma poi al massimo vedo solo qualche animale al pascolo che mi guarda mentre rumina. Meglio cosi penso subito dopo, anche se è triste non poter far vedere i tertufi trovati per paura che la bassa cultura possa accentuare questa distruzione della Madre Terra, già in atto da secoli ormai.
Per adesso mi fermo qua, poi se un giorno troverò la serenità d’animo, per adesso il lavoro non mi assiste molto, la cercherò per farmi aiutare da lei, sicuro della sua diponibilità per trovare un cucciolo più adatto per questo lavoro. Penso che la mancanza di serenità sia un altro dei problemi che ho col mio cane che vive sempre al mio fianco e che di conseguenza si prende tutte le mie ansie, ma anche le poche gioe và. Penso anche che i terrier siano una razza più avanti, e come diceva un presidente Americano che allevava gli Airdale, possono svolgere i compiti di tutte le altre razze e svolgerlo meglio, ma come le dicevo prima ci vuole amore pazienza e serenità. Sarà sicuramente daccordo con mè.
Le mando qualche foto del mio cane e della tartufaia segreta, le grandi roverelle hanno un pianello che sembra da nero pregiato.
Aspetto la sua mail per poterle pagare l’olio di scorzone.
La ringrazio tanto
Xxxxxxxxx
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ciao xxxxxxx mi ricordo benissimo la telefonata , fantastico jack bellissimo e curatissimo ne vedo molti ma pochi cosi , quasi tutti umanizzati cioè grassottelli , tondi come palle da biliardo, jack mi sembra in forma pronto a scattare hehehe, furbo come una volpe , scaltro come una faina , meno male che son piccoli altrimenti camperebbero di prepotenza si dice da me hehehe, no ho addestrati e la difficoltà maggiore è creare una collaborazione visto che sono indipendenti al massimo e non temono nessuno neanche se si presenta un orso, grande carattere mi piacciono, quando me li portano mi metto le mani nei capelli ma poi sorrido perche so che se riusciamo a convincerli a collaborare sono fantastici e vere macchine da guerra , ci divertiamo come matti.
questo mondo non è tutto rose e fiori purtroppo, i tartufai si dice 1 è poco ma 2 son troppi il discorso è lungo e complesso lasciamo perdere va, vedi prima foto? non ci rendiamo conto di fronte
alla natura quanto siamo piccoli e insignificanti pensiamo sbagliando di poterla dominare quando poi si ribella drammaticamente ci piangiamo addosso anche qui lasciamo perdere va,
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Grazie per i complimenti al mio cane, lei deve essere un gran conoscitore e osservatore di questi animali, perchè dalle foto che le ho mandato è riuscito a capire lo stato di forma
di jack, eppure in una era seduto e l’altra si vedeva solo la testa, complimenti.
Per questo mi permetto di mandarle un’altra foto, meno romantica, ma che le farà vedere meglio la macchina da guerra che è, come diceva lei.
Mangia delle crocchette Canadesi quattro volte a settimana e il resto carne cruda insieme a tanto allenamento.
Se le può far piacere è un cane toscano, allevamento Castel Anselmo, Casciana Terme pisa. E’ un nipote di Zorro, un cane che gli amanti di questa razza conoscono bene, ma che adesso non c’è più.
La saluto e la ringrazio
A presto spero
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Salve sig. Lauro.
Ecco i risultati. Grandi emozioni nel vallone.
Questo è solo il terzo pezzo della mia carriera, ma mi a commosso, e non può che invogliarmi ancora di più.
Autodidatta, stò facendo da solo con un cane di difficile gestione, ma va bene.
Lo porterò due volte la settimana in questo pioppeto, e vedremo se si accanirà di più.
La saluto
xxxxxx e jack magnatum
ciao xxxxxxxx i complimenti sono d’obbligo
che dire , vorrei vedere se non ti emozionavi davanti a quel pò pò di diamante della terra
quel cane è difficile per chi non lo sa gestire ma tu hai dimostrato la tua abilità
il jack è tosto ma è un pregio, preso nel modo giusto, pensa ho un amico che va a tartufi con tre
mi stupisco ma lo ammiro perche li ha educati benissimo, di nuovo i miei complimenti ,
adesso sic he puoi definirti un tartufaio con la “T” maiuscola, ciao,lauro.
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Grazie tante per i complimenti, è un’arte bellissima.
Io sono anche un appassionato pescatore di trote e spigole con la mosca artificiale, un brvo raccoglitore di porcini sulla nostra Sila (rilevata l’aria più pura d’europa), ma che gradualmente sto tralasciando. Forse non solo per i profumati tartufi, ma forse perchè nei boschi per i funghi e lungo i torrenti non incontro più gente bella come un pò di anni fà.
Se dalle mie parti arriveranno anche i barbari del tartufo, vorrà dire che io mi metterò a cercare uova di lupo ( diceva mio nonno per indicare una cosa difficile da scovare).
Riguardo al jack, diciamo che se i tre cani del suo amico trovano per esempio un riccio è rovinato, deve chiamare aiuto per riportarli alla calma. Comunque sarà stato bravo a tenerli lontano dalla selvaggina e a farli uscire solo per il tartufo.
Penso al mio se lo avessi tenuto un pò più frenato, mentre lui è un cane di casa che esce con mè tutte le mattine anche quando faccio altre cose e quindi: a scovato cinghiali da far invidia ai seguggi maremmani, a volato beccacce e beccaccini degno di un pointer, della volpe non ne parliamo ( nonni dell’allevamento inglese FOX VARREN), poi istrici, ricci ,faine, martore, gatto selvatico e sopratutto domestico, scoiattolo nero,lepre, ratti arvicole e topolini che a spesso ingoiato. tutti gli inseguimenti se li fa guaiendo come se foffe stato bastonato. Non sò quante volte mi è entrato in tana facendomi stare in ansia qualche volta anche per più di un’ora quando sono abitate. Non ho visto mai un cane distrarsi è osservare colombacci e rapaci in volo, lui lo fà.
Quindi può capire sig. lauro che difficilmente diventerà un cercatore di durata o un grande esploratore di posti nuovi, ma per adesso continuo cosi, poi tra qualche anno , se staremo meglio col lavoro e la tranquillità le chiederò magari aiuto nel trovare un cane con meno grilli per la testa.
Ora la saluto.
ssssssssssssssss
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mary……… la volpe
Ciao mitico Lauro!! Quante cose avrei da raccontarti..immagino che tu sarai impegnatissimo con il bianco eh..Questa appena trascorsa stagione di estivo, per me è Mary è stata ricca di soddisfazioni: sono veramente felice perchè ho trovato un bel pò di tartufi – che tra l’altro ho anche cominciato a vendere perchè come dici tu, quando cominciano a essere tanti che ci fai? – ma soprattutto sono entusiasta della cagnolina.Pensa che sto addestrando secondo i tuoi principi ovviamente e con ottimi risultati una meticcia di un anno per conto di un amico che ha visto lavorare Mary e se ne è innamorato perso. Devo dire che mi sono impegnata tantissimo. Sono uscita praticamente tutti i giorni (non sono andata neanche in vacanza ndr) tranne qualche volta che ha fatto brutto tempo. Ho scoperto posti nuovi, ho cercato di capirli e studiarli ricordandomi le cose che mi hai insegnato. Il bagaglio di nozioni che mi hai trasmesso mi sorregge e mi stimola ad andare sempre più avanti. I risultati sono arrivati, forse ne arriveranno degli altri e soprattutto sta accadendo tutto in maniera molto naturale.Mary innanzitutto! È splendida! Un vero spettacolo vederla al lavoro. Ti ricordi quando mi dicevi “buca come una disperata”? Beh avevi ragione, comincia anche a farlo in maniera metodica, sta acquisendo un tipo di cerca più meticolosa anche se sempre brillante. Il riporto è a tratti perfetto.Vorrei dire molto altro ma non ti voglio annoiare. Dal 1/10 si ricomincia con l’uncinato, mi aspettano meravigliose faggete..vedremo.risposta:cara silvia scriveremo un libro a quattro mani :)))))), la noia su quesi argomenti???????credo che hai sbagliao persona!!!!!!
come sai io non leggo quello che scrivi ma vedo quello che scrivi , pui immaginare quanto sono felice per la piccola volpe e molto molto orgoglioso di te che stai bruciando le tappe in senso positivo e naturale cioè stai imparando in fretta, ti rendi conto che in qualche mese stai gia addestrando cani??? ma daltronde non avevo dubbi, io, hehehehe, i risultati ,meritatissimi, sono arrivati e sono tanti ma pensa che ancora il bello deve arrivare, dall’1/10 comincia il bianco oltre l’uncinato impegnati di piu!! :))))))),veniamo sui cani che vuoi prendere , credo tu abbia avuto un bel colpo di …….. fortuna , due cani di dieci anni gia fatti ??? ma ti rendi conto che se riesci a sapere il posto dove andavano anche a grandi linee loro ti portano in tutte le tartufaie i cani memorizzano non scordano mai , i miei sanno andare da soli su circa tremila tartufaie e non a caso non si vende mai un cane (buono è) sul posto battuto ,quindi il mio consiglio è, non essere titubante coraggio buttati, chiaramente devi farti seguire bene dal tuo veterinario cioè falle visitare bene fai analisi radiografie ecc.. ricorda spendi in un investimento ti tornerà con gli interessi dopodiche non serve assolutamente nulla se non portarle fuori , chiaramente devi usarle per quello che ti possono dare fisicamente ed è fondamentale la giusta alimentazione , concludendo sii metodica con i cani come sul tartufo che è la conseguenza di come lavorano e di come stanno fisicamente in fondo se lo guadagnano nooo? come promesso io ti accompagno quando hai bisogno son qui non preoccuparti poi a suo tempo mi inviterai a tartufi noo? un abbraccio al branco (marito compreso va là) ,lauro.LA POSTA CONTINUAIl 23/09/2014 16:32, Silvia ha scritto:Lauro, ho letto e riletto questa tua mail, ancora una volta piena di consigli, passione e altruismo.Si intuisce chiaramente da ciò che scrivi la tua fierezza che scaturisce dai bei risultati delle tue allieve. E come darti torto. Ma se il tuo cuore è inorgoglito, la mia autostima è a mille. Grande cosa questa credimi! E poi lavorare in simbiosi con la natura e con il tuo cane, lo sai, ha del miracoloso.Quanto alle cagne di cui ti ho parlato si, concordo in pieno con te: gli farò fare un check up in clinica prima di tutto e poi cercherò con loro insieme a Mary di creare una buona squadra. Ti terrò aggiornato..mi serviranno di sicuro un pò di dritte. Purtroppo non so però le zone che il loro padrone batteva, mi risulta che andasse spesso in zone intorno a Rieti insieme ad un suo amico guardia forestale (ndr). In ogni caso va bene così perchè di posti dove andare ne ho. Diciamo che per ora – date le mie possibilità – mi accontento.Per quanto riguarda l’invito a tartufi contaci fin da adesso!! Come ti ho già detto, sarei onorata oltre che felicissima di vedere te e il tuo branco al lavoro.Conosco qualche bel posto (estivo, uncinato, invernale) dove vale veramente la pena andare e inoltre posso ospitare te + cani senza problemi. Quindi quando vorrai e potrai, non fare complimenti!Allora maestro, grazie di cuore e alla prossima.Silvia
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